Il 26 novembre 1905 segna la nascita della società ginnastica Robur di Macerata, grazie all'iniziativa di nove giovani e all'impegno di Don Luigi Baldi e del professor Elvio D'Errico. La società, subito protagonista a livello nazionale nel settore ginnico, inizia la sua attività sportiva con una forte impronta locale. La Prima Guerra Mondiale sospende temporaneamente le attività, ma l'entusiasmo e il coraggio dei giovani rimangono intatti.
Negli anni '60, la Robur continua a far crescere talenti che si affermano a livello nazionale. Albertino Mari e Umberto Berti sono tra i nomi più illustri, con carriere che li portano a giocare in Serie A e B. Pino Brizi, considerato l'emblema del calcio roburino, diventa una leggenda della Fiorentina, con la quale vince lo storico scudetto del 1968/69 e altri importanti trofei.
Negli anni '80 e '90, la Robur continua a essere un vivaio di giovani promesse del calcio. Tra i più noti, Fermani e Alessandro Porro, che si affermano in Serie A con club prestigiosi come Ascoli, Foggia e Bologna. La società si conferma una fucina di talenti destinati al professionismo.
All'inizio degli anni 2000, altri due giovani calciatori, Andrea Ballini e Samuele D'Ascanio, entrano nel mondo del professionismo. Il nuovo millennio porta anche momenti di lutto e cambiamenti, con la scomparsa del tecnico Euro Compagnucci e l'elezione di Vincenzo Campogiani a presidente. La Robur ottiene riconoscimenti importanti, come la Stella al Merito Sportivo del CONI, e continua a collezionare successi nei tornei regionali e nazionali con le sue squadre giovanili, mantenendo viva la tradizione di eccellenza nel calcio giovanile.
"L'importante non è vincere, ma partecipare e dare il massimo in campo. Il calcio è uno sport che va oltre i risultati, è una forma di espressione e un modo per coinvolgere ed ispirare gli altri." - Pelé
Lo staff del Settore Giovanile e della Scuola calcio